Condivido involontariamente i miei umori
Con i passanti attorno;
Per questo flusso continuo
Avverto una fitta al petto
Come se i polmoni colmi d’acidità
Si fossero gonfiati a dismisura
Soffocando il ritmo armonioso del cuore.
L’alto grado di saturazione
Si spinge fin dentro il cervello
Scardinando la porta
Dietro cui si celano i miei sogni.
Aperta rivedo diapositive
Che davo ormai per perse,
Mi sento riscaldato dall’accogliente tepore
Di questa antica sensazione,
Mentre la luce assordante
M’avvolge ammaliante.
Non percepisco più gli sguardi estranei
Posarsi su di me
Né cercare di penetrarmi.
Che sia svanito l’incubo
Oppure
Non me ne curo e basta?
Il flusso piano-piano s’affievolisce
Delicato bacio materno
Stacca le sue caldi labbra dai miei occhi,
Ciò che s’era mischiato alle mie ossa
Si slega lasciandomi senza abbandonandomi.
La testa è pesante d’idee,
Mentre il cuore, finalmente,
Ha smesso di piangere.