domenica 3 febbraio 2008

L’ANZIANO DAI CAPELLI DI COTONE (03/02/2008)


La città è in festa
L’aria si tinge d’elettricità
Tutti i pensieri folli possono
Schizzare furenti d’allegria fuori,
Si spande nell’aria
Come una pandemia
Il meccanico entusiasmo
Che si richiede in certe circostanze.

“Tutto brulica tutto corre
Tutti applaudono al segnale;
Tutto tutto tutto, tutto….”

D’improvviso appare
Sotto il portico, appestato
Di velocità immotivata,
Un curvo piccolo tremolante
Esempio di ciò che saremo.
Col suo sottile bastone
E la saggezza in mostrata sul capo
Si espone, ancora, coraggiosamente
Alle intemperie della vita.

Nessuna orecchia tesa ad ascoltarlo
Solo sguardi fra il compassionevole
Ed il derisorio gli piovano addosso.
Senza una piega
Prosegue la sua ricerca
Vuole solo ritrovare la sua Strada
Persa nel tempo del lavoro
Quando gli obblighi
Erano le sue catene,
Catene pesanti ed oleose d’inganni.

“Sicuro della propria solitudine
Nessuna colla può imprigionarlo
Solo solo solo, solo…”

Un ultimo sguardo,
L’indecisione mi governa
Mentre il cuore è pressato
In una estemporanea catatonia,
Non farò nulla… addio!

1 commento:

Anonimo ha detto...

bella max.

vengo or ora dal cinema a vedere "into the wild". nn starò qui a dire che è un film che fa sognare o cese del genere perché tutti lo sanno. perlomeno indico dentro questi tutti gran parte dei miei amici e gran parte della gente che mi circonda. dico gran parte perché se fossero tutti non sarebbe nemmeno divertente.

allora. cliccando su questi quadratini simbolo ti scrivo una cosa.

il vecchio che chiede di adottarlo. beh, cristo. è parafrasabile nel tuo vecchio. beh, mi ha colpito molto quell'uomo sullos chermo perché era un personaggio, veloce, estemporaneo, ma pieno di emozione.
lo stesso che colui coi capelli bianchi.

mio dio, nn riesco + a scrivere in italiano.

stammi bene.

a presto.

mt.