domenica 30 novembre 2008

AMIAMOCI!


Il tuo sospiro è velluto a coste
Sul mio cuore nudo
Veste morbida a venature di fuoco
Brucia le mie resistenze
Le barriere non sono fatte per noi
Siamo da sempre alla ricerca
E da sempre incastrati in vite d’altri
Scavando nella terra colle mani
Ci sporchiamo
Sanguiniamo
E zoppicando ci cerchiamo
E nemmeno lo sappiamo!?
Lascia risplendere la tua voce ancora un po’
Sui miei dubbi notturni
Lasciami scaldare fra le pieghe delle tue labbra
Scansandomi le pene dalle spalle.

Senza incertezze ti corro incontro
Colmo di Rose Rosse è l’anima mia
Ne senti la fragranza
Vuoi essere ammaliata da lei
Allora lascia che ora ti riscaldi io!
Non pensare al domani
Niente bende prematura per noi
Lascia che scaldi la tua pelle tremante
Lascia che la carne sia carne
Io, ora, questo l’ho capito
Insegnartelo a te
Sarà mio compito gradito…

Unghie penetrano l’ultima resistenza
Amore questa è la passione!
In questo giro tondo di maschere enigmatiche
Avevamo perso di vista noi
Noi siamo qua, ora, per non perdere l’attimo
Viviamo questa consapevolezza
Laviamoci di dosso lo zozzo, pruriginoso “e poi?”

La notte con i suoi giochi non avrà confini di luce
Noi non abbiamo più padroni che tuonano
Da avvizziti pulpiti
Noi siamo la nostra legge e la nostra religione!

sabato 29 novembre 2008

SONNO GRAVE (23/04/'06)



Nulla ancora nulla
Un altro salto sbagliato
Il vuoto è troppo cupo
Perché ci si possa vedere
Amare liberamente nell'oblio dei sensi…

Sconsolato cammino per la tua Via
Guardando dentro ogni finestra
Rubando frammenti della vita altrui
Cercando di capire se la solitudine
Non sia solo un mio tarlo.

Mi rigiro nel letto sfatto
Avverto il tuo spirito leggero
Vegliare sul mio sonno grave
Sento il tocco vitale dei sogni tornare.

La notte come il giorno
La morte come la vita
Parole dette cose non fatte
Vite vissute attraverso occhiali spessi
Spessi come il muro che ci divide ora.

..nulla ancora nulla
Un altro salto sbagliato
Il vuoto è troppo luminoso
Perché ci si possa toccare
Mescolare annullando
le sfumature dell'anima.

mercoledì 26 novembre 2008

COSì COM'è! (25/11/2008)


Le Vie sono intersezioni d'emozioni
Flebili quanto acciaio
Ma morbide quanto labbra d'amante
Tutte si accostano
Viaggiano parallele per attimi
Talvolta sono invece anni
Si lasciano "addio"
Però è solo un "arrivederci"
Presto o tardi si risfioreranno
Come la pelle di "lui e di lei"
Come i sogni che i genitori tengon caldi per i figli
E tutto ricomincia a girare
Mentre si cerca un folle equilibrio
Sulla corda del paradosso
Ci si muove così lentamente
Nudi solo nuvole addosso
O rugiada salata
Che brucia come le verità abortite
Nei timori di dissapori
Che pungono con umori grevi di odori
Acri e sudati
Tutto non è quel che è
Questo è ciò che non si può capire
Se non presi per mano
Da una tenera confidente,amante suadente
Ologramma di sogni che saranno
Solo e soltanto se si vorranno...
E tu lo vuoi?

giovedì 6 novembre 2008

“AMORE, TI AMO…” (02/11/2008)


Fiori lubrificati con scuse
Prese in prestito
Fanno sfoggio di sé sul davanzale
Di una casa bianca, squadrata e spigolosa
Loro dicono “mi dispiace”
Ma pensano “ti abbiamo fregata!”

La donna si pavoneggia
Chioccia la donnina, ma sbaglia:
Lui la guarda di traverso
Per un istante breve ed impersonale
Per poi ritornare sul davanzale generoso
Dell’”amica di famiglia”.

La notte è alta e la Luna, curiosa,
Spia le formichine in giacca e cravatta:
Lei dorme beata, incensandosi anche in sogno
Per una vittoria inesistente
Infatti, lui, sta già carpendo baci e coccole
Dalla fidata e giuliva “amica di famiglia”…

La notte è trascorsa veloce
Ma la fame ancora macera nel ventre
Del nostro eroe, che coricandosi accanto a lei
Ha energie e forze per cullarla
E fasciarla col suo ciarlare dell’amore
Negli occhi, però, ha ancora scene della potente nottata.

sabato 18 ottobre 2008

LE CHIACCHIERE SULL’AMARSI. (01/10/2008)


La tua bocca leggera carezza
Si fa sentire persistente
E questa follia diventa certezza.

Quella follia a tinte rosse
Fa alzare un vociare grande e delinquente:
“È indecente!”; ma se anche fosse?!

Le lascio scorrere lontane
Quelle malignità infette
Donandogli l’oblio come pane.

Ritorna a manipolarmi…
Ti prego allontaniamoci svelte
E ricomincia, perché tu devi amarmi!

sabato 27 settembre 2008

RICORDI


No, non ha peso
La strada
In questo momento
Dolce ipnosi
Mi trascina cullandomi
In momenti passati…
Sul tappeto
Io feto tremolante
Mi frugo
Alla ricerca disperata
Di colpe
Che non esistono.

“L’amore
È culla greve
Quanto vivere
È annoso ansare”.

mercoledì 24 settembre 2008

PIACERI


Sono argento fuso
Sulle tue dita
Flessuose e impertinenti
Cercatrici d’Oro
Desiderano soddisfare la tua voglia;
Voluttà folli
Vertigine impaziente
Su cui camminavano
Le nostre manie inutili
Nate esclusivamente per coprire falde
Che dissanguavano i cuori
Uccidendo le anime
In incolori stanzini
Spogliati dell’acre profumo
Fresco piacere dall'antico aroma.

sabato 20 settembre 2008

ED IL SOLE…


Scampoli di un tiepido
Sole estivo
Trafiggono come eteree lance
Il costato del cielo
( Per l’occasione
Di grigio vestito)
Blandamente illuminano
L’oro che dalla terra cresce
Tutto mentre uccelli
A mezz’aria
Svolazzano come ubriacati
Dal costante ciarlare
D’un ruscello
Che senza riguardo
Continua il suo frenetico
Chiacchierare con una Natura
Imparzialmente immobile
Sulla sua osservazione:
“ Gli animali vogliono giocare
Gli uomini ammazzare
E tutto è sacro
E tutto è profano
E la verità
Sono le verità“
Su questa considerazione
L’acqua tacque
E gli uccelli
Ritrovarono la via
Che, dimentichi,
Stavano affannosamente cercando.

venerdì 12 settembre 2008

MENZOGNE ZOZZE


Ti diranno che non puoi
Ti mostreranno le foto d’errori
( Non ancora nati
Ma solo pensati )
E tutti con gli indici puntati
Ben allineati ed incazzati
Pronti a umiliarti
Mentre i ragionamenti annaspando
Appesantiti cadranno nel mare nero
Di un pensiero cattivo
Per pregiudizio.
Ehi non riesci a capire?!?
Così continui a perire
Nel giorno che nasce
La tua forza è immersa nella notte
E le loro unghie
Brillano come lampi oscuri
Mentre ti accompagnano all’uscita
Di questa vita.
Muori! La fiamma è azzurra
La Fenice è annegata,
Sconfitta è la volontà
Ed ora resta qua…
Zitto! Basta è finita.

Sveglia…

mercoledì 10 settembre 2008

PRIMA, DURANTE E ORA?


È l’ossessione
Tante e tali preoccupazioni
Tutte irreali, banali
Ma tu devi accarezzare
Il viso mio
Quando torno la notte
Baciarlo al risveglio
Io nero urlo
Strepito per un po’
“Voglio la libertà!”
Ma cosa cerco mai
In affanno perché?

Un vinile gira scoppiettando
Melenso e lento
Sul giradischi spento
Le note sono baci scordati;
Tu stai là
Seduta alla finestra socchiusa
Sempre a cercarmi
Con lo sguardo sognante
Vorresti la mia mano
La ricordi paffuta
Ma ora è ruvida
Colpa delle stagioni volate.

No, non puoi
Riavere l’amore andato
Possiamo però capirci
Per trovare un cammino
Senza troppi ostacoli
Ma togliti quello sguardo
Languido e pungente…
Ad algide carezze rinuncio
Per caldi schiaffi;
Potrai cullarmi se vorrai
Sono creta immacolata
E roccia guastata ormai.

sabato 6 settembre 2008

GIOCANDO O GIOCATO? ... (05/09/2008 01.40 …)


Melliflue gocce d’ipocrisia
Senza riposo scendono
Dalle labbra sue
Ignoranti dell'amore
Ma ricche di riso.

Parole vuote
Discorsi inconsistenti
Potrebbero bastare a sgretolare
Quell’ardore
Più apparente che reale;
Ma il niño niente!
Cerca indifferente
Nuove motivazioni.

Lei è là
Continua la recita
Ciondolando la testolina
Bruna e birichina
Al tempo di sogni
Che spiano, assonnati,
Il lento agonizzare
Della voluttà del Piccolo,
Mentre aspettano impazienti
Il ritorno di Lei
Che svelta liquida
Questo niño
Ancora troppo inesperto per capire
Quando è meglio non salire
Sulla Giostra;
Ingenuo bambinetto
Non conosce
I trucchi del desiderio
Ma vuole ancora giocare…

giovedì 4 settembre 2008

L'AMANTE FERITO


Il Sole rabbioso
Non vuole mollare la presa
Il Cielo gli appartiene!
E la Luna,
Con le sue stelle ammaliatrici,
Deve farsi da parte
Lasciando soli Lui
Ed il Cielo che “puro”
Resta alla finestra puntandolo,
Mangiandolo collo sguardo
Ma poi finto timido ritrae
Tutta la sua passione,
Che come candida
Spuma rivela il suo capriccio:
“Vivere per certezze oppure
Legarsi e slegarsi
Vivendo rischi giorno per giorno?”.
Così la Luna,
Sorda adescatrice, vede nuove vie
Per poter spezzare legami
Che sembrano eterni…
Presto il Sole lo capisce
E di sangue tinge
Le guance lisce
Del Cielo, che triste capisce
Solo ora come può
Trasformarsi da carezza
A frusta greve l’amore ferito.

“Chi in letti
Diversi vorrà dormire,
Solo a pungente
Solitudine potrà ambire!”

martedì 5 agosto 2008

STORIE D’ORDINARIA PASSIONE


Vorrei assaggiare ancora
Il tuo respiro dolce
Baciare il tuo cuore
Che rosso batteva
Solo, sempre per me
Mentre tu stupenda dea
Illuminavi i giorni miei
Col tuo sorriso morbido
Ed il tuo profumo
Faceva da cornice perfetta
Alle nostre avventure.
Ma tutto è appassito,
Scomparso d’un tratto …
Niente più che ricordi
Che come polaroid
Vorrebbero cristallizzare istanti
Riducendoli in una mera
Dolorosa, spirale di ricordi
Tanto grande quanto inutile
Dove i colori si confondono
Le immagini si sciolgono
Sotto una pioggia
D’acido rancore
Germogliato nel cuore
Abbandonato e confuso.

sabato 2 agosto 2008

LA ZANZARA CHE NON SEI (29/07/2008)



Ammiro in silenzioso rispetto
La danza di caccia
Di una zanzara,
Terribile e funesto
Il suo attacco sarà
Mirato alle vene pulsanti.
Dovrei odiarla forse,
Invece la rispetto!
Lei si mostra, fiera
Sfidando i miei riflessi
Guerriera leale combatterà
Sempre in vista,
Semplicemente: mangerà lei me
O io schiaccerò lei!

Invece…

Tu, tu codarda
Celi il volto
Fra la nebbia densa
Delle infette tue bugie.
Non ti mostri
Apertamente, hai paura
Preferisci lavorarmi ai fianchi
Per poi divorarmi lentamente
Senza ritegno alcuno!
Inginocchiata ti pentirai,
Ma solamente per etichetta,
Mentre nel letto solitaria
Fisserai soddisfatta ossa
Prive di muscoli reattivi,
Prive di ferma determinazione.

IO NON SONO QUI (29/07/2008)


Ho ricevuto unicamente
Frasi taglienti
Gocciolanti nero veleno
Dal marcescente
Instabile suo cuore;
Solamente questo Cibo
Come dono
Dalle sue labbra.
Mai incoraggiamenti
O calde carezze
Nelle cupe
Notti dell’Inverno
Solamente silenziose
Pugnalate ai giovani sogni.

Capisco ora solo
Che comunque
Tutto il trotterellare
Sperando fughe
Dall’Alito di morte
È ingenuità,
Mai potrò
Prosciugare del sangue
Le vene
O strapparmi
Carne ed ossa;
Questo putrido
Marchio mi resterà
A ricordo di Lei!

lunedì 28 luglio 2008

DIO HA ABDICATO (27/07/2008)


Dio ha abdicato...

Driin - driiin!
Lo squillo sterile
Resta una parentesi vuota.
Ha staccato il telefonino
E se n’è andato,
Nemmeno le nostre filastrocche
Lo interessano più.
Gli eventi rotolano su noi
Mentre ogni sacra speranza
Appare per quel che è
E sempre è stata
Un’amara bugia:
Caramella all’arsenico
Ma dalla carta d’oro.

Ci hai tradito
Avvelenandoci con miraggi
Di terre migliori
Sopra elevate su i nostri cuori.

Allora dove Sei?...

Ha staccato, timbrato l’uscita
Se n’è andato
In vacanza da tutti noi
Lasciandoci con una voragine
Di battiti tutti fuori tempo,
Come con una bussola rotta
I nostri passi
Non hanno più senso,
Privati di una Guida,
Più presunta che tale,
Retrocediamo fino al tragicomico
Preferendo irriderci che salvarci.

Una fine perfetta
Per quel inizio informe.

venerdì 25 luglio 2008

SE LO SCONFORTO…


“ Perché tutto gira?
Ma tutto sta girando? …”

Mi ritrovo rannicchiata
Dentro una paranoia ricorrente:
Le palpebre sono saracinesche
Che schiacciano ogni prospettiva
Cosicché la luce calda
Della speranza non può filtrare
All’interno del pensiero mio
E tutto rinsecchisce.

Rimanendo nascosta nell’ombra
Non percepisco le fresche novità
Cantate dai folletti miei amici;
La luce “ toc-toc” vorrebbe entrare
Per rinverdire la volontà afflosciata
Ma le catene della paura
Mi costringono qui, in ginocchio.

Cerco un nuovo corso
Non più solo col sogno
Ma col cuore e fino in fondo!
Mano nella mano con l’anima
Finalmente ritrovata.

domenica 20 luglio 2008

COMUNITA’ IN FESTA! (20/07/2008)


Comunità in Festa!
Per un giorno è lecito
Non possedere una testa!
Free drink per tutti
Ai bar morfina gratis,
È la Comunità in Festa!
La lassativa giornata lavorativa
È ben riposta in una scatola
Per oggi,
Niente pesi gravosi
Sui nostri cuori
Solo sorrisi leggeri
Che si spargono nel Tutto
Come etere, lo stesso
Che ci fan inspirare
Anno per anno
Giorno dopo giorno
Instante dietro instante
E tutto diventa vacua normalità;
Nessun turbamento o inutile tormento
La Comunità è in Festa,
E che festa!
Ciliegie rosse come lava
Farcite di dolci promesse
Mielose, melliflue semplicemente false.

sabato 19 luglio 2008

PENSIEROSO PER INDUZIONE


Sto qua appesantito
Dai Pericoli della vita
Che insistenti bussano
All’anima.

Resto lì immobile
Lasciandomi frustare dal vento,
Pensieri e viso,
Senza reazione.

Ascolto ma non commento
Da non so più
Quanto tempo; ormai
Sempre indifferente.
Spero nel Verde
Di sogni nebbiosi,
Ma l’illudersi
Non è vivere!

"SE......" DI RUDYARD KIPLING


Se puoi mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stan perdendo ed a te ne attribuiscono la colpa;
se tu puoi fidarti di te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi dubita;
se tu puoi aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la falsità ti circonda
e non odiare se sei odiato,
e malgrado questo non apparire troppo buono ne parlare troppo saggio;
se tu puoi sognare e non abbandonarti ai sogni;
se tu puoi pensare e non perderti nei pensieri,
se tu puoi affrontare il Trionfo e il Disastro
e trattare ugualmente questi due impostori;
se tu puoi sentire la verità che hai dette
e trasformate dai cattivi per trarre in inganno gli ingenui;
e vedere infranti gli ideali cui dedicasti la vita
e resistere e ricostruire con istruenti logori;
se tu puoi fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarle ad un colpo di testa e croce
e perdere e ricominciare da capo
e mai dire una parola di quanto hai pensato;
se tu puoi costringere cuore nervi muscoli
a resistere anche quando sono esausti,
e così continuare finchè non vi sia altro in te
che la volontà che dice ad essi: RESISTETE;
se tu puoi crescere in dominio e mantenerti onesto;
o avvicinare i grandi e non disdegnare gli umili,
se nè amici nè nemici possono ferirti;
se ti curi di tutti, ma di nessuno troppo;
se tu puoi colmare l'inesorabile minuto
con sessanta secondi di opere compiute
TUO E' IL MONDO E TUTTO CIO' CHE E' IN ESSO
E QUEL CHE CONTA DI PIU', TU SEI UN UOMO FIGLIO MIO.

venerdì 18 luglio 2008

NUCLEARE: FRANCIA, NUOVA FUGA RADIOATTIVA


PARIGI- Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto stamane l'Autorithy francese per la sicurezza nucleare. Il nuovo incidente, mentre non si placano le polemiche intorno alla centrale nucleare di Tricastin, la seconda più grande di Francia dopo quella di Le Hague, teatro 10 giorni fa di un riversamento accidentale di acque usate contenenti uranio nei fiumi vicini, affluenti del Rodano. Sull'impianto e sulle società che lo gestiscono, Socatri e Areva Nc (entrambe filiali del colosso energetico Areva), da giorni piovono critiche da associazioni ambientaliste e autorità di vigilanza. Innanzitutto per la gestione approssimativa dell'incidente, una piccola perdita che a causa di "una catena di disfunzioni ed errori umani", come la definisce l'Autorità di sicurezza nucleare (Asn), si è trasformata in una contaminazioni ambientale. Tutto è cominciato, secondo la ricostruzione degli ispettori Asn ripresa dal sito d'informazione Mediapart.fr, alle 19 del 7 luglio, quando un allarme ha segnalato un livello di liquido troppo alto in una cisterna di raccolta delle acque usate per la pulitura degli impianti. Secondo gli indicatori, però, tutte le paratie di accesso alla cisterna erano chiuse, quindi i tecnici hanno concluso che l'allarme fosse difettoso e se ne sono disinteressati, senza notare che una paratia difettosa lasciava in realtà filtrare parte dell'acqua. La cisterna ha così continuato a riempirsi fino alle 23, quando una ronda notturna ha notato che traboccava, versando acqua in un bacino di raccolta sottostante. Niente di grave, se non fosse che il bacino era a sua volta fallato, e il liquido filtrava in un cantiere vicino e da lì nel terreno. Solo alle 4 di mattina, oltre 8 ore dopo il primo allarme, i responsabili hanno realizzato che l'acqua, contenente 12 grammi di uranio per litro, si era riversata nei fiumi circostanti. E solo un'altra ora e mezza dopo l'hanno comunicato alle autorità. Un comportamento che ha spinto l'Asn a chiedere a Socatri, società responsabile dell'impianto, di interromperne subito le attività, e a inviare un verbale d'infrazione alla procura di Carpentras per l'eventuale apertura di un'indagine giudiziaria. Non è però la prima volta che l'Autorità se la prende con Socatri per la gestione delle stazioni di Tricastin. Nel rapporto, datato maggio 2007, sullo stato della sicurezza nucleare e della radioprotezione nella regione Rhone-Alpes, infatti, l'Asn rilevava una serie di "scarti", ovvero piccoli errori, nel trattamento dei residui di lavorazione, in particolare per quanto riguarda le emissioni di carbonio 14 e tritium (idrogeno radioattivo), superiori ai limiti di legge. "Si trattava di disfunzioni serie, ma non è stato fatto niente - ha commentato Corinne Castanier, presidente della Commissione di ricerca e d'informazione indipendente sulla radioattività (Criirad) - l'Asn è troppo permissiva, sanziona molto raramente i gestori". E poi c'é il mistero della falda acquifera 'AEP4'. Secondo i prelievi effettuati negli scorsi giorni dall'Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn), contiene livelli troppo elevati di uranio, ma data la sua posizione, oltre 2 km a sud dell'impianto di Socatri, la causa non può essere il recente incidente. "Una presenza naturale", ha sentenziato il direttore aggiunto dell'Irsn Jean-Christophe Gariel, o una "marcatura precedente" delle fonti radioattive. Ma secondo la Criirad, la colpa sarebbe invece di un deposito interrato di scorie provenienti da un vecchio impianto di arricchimento dell'uranio per scopi militari. Una fossa profonda alcuni metri, priva di protezioni stagne, in cui tra il 1966 e il 1976 sono state sepolte 760 tonnellate di barriere usate per separare l'uranio fissile usato nelle armi da quello naturale, contenenti 2 o 3 tonnellate di materiale radioattivo. Un'anomalia segnalata già nel 1998 in un rapporto dell'Alto commissariato all'energia atomica, secondo cui circa 900 kg di uranio erano filtrati dal deposito nel terreno fino alla vicina falda acquifera, di cui era quindi stato disposto il prosciugamento

Ma ecco cosa succedeva, solo, 22 anni fa... http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl



Parlando della bomba atomica: "Se solo l’avessi saputo, avrei fatto l’orologiaio". Albert Einstein

giovedì 3 luglio 2008

RAFFERMO (02/07/2008)


Distolgo lo sguardo
Tutto m’è straordinariamente
Chiaro
Ma distolgo lo sguardo
Ancora…
Cerco fra gli incartamenti,
Nulla d’utilizzabile
Solamente sonore cantonate
Che fanno stridere
I malfermi denti
Del pugile suonato
Che sono diventato,
Scippato dei guantoni
Me ne sto
Silenzioso senza calzoni.

Eccolo là!

Raffermo nel suo mosto
Sul tagliente marciapiede
Che ora,più che mai,
Appare maledettamente sottile
Ed il paracadute
Costava troppo
Pure per la mastercard…

Bah, ma che ne so
IO
Infondo sono solo
Il semplice risultato
D’uno sguardo non dato!

martedì 1 luglio 2008

Prima vennero... ( di Martin Niemöller )


Prima vennero per i comunisti,
e io non dissi nulla
perché non ero comunista.


Poi vennero per i socialdemocratici
io non dissi nulla
perché non ero socialdemocratico.


Poi vennero per i sindacalisti,
e io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.

Poi vennero per gli ebrei,
e io non dissi nulla
perché non ero ebreo.


Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.

sabato 28 giugno 2008

John Lennon: Give Peace A Chance

DATE UNA POSSIBILITÀ ALLA PACE

Due, uno due tre quattro
tutti parlano di
borsismo, pelismo, draghismo, mattismo, straccismo, etichettismo
questismo o quellismo, ismo, ismo, ismo.

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace
tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace

Dai!
Tutti parlano di ministri, sinistri, balaustre e scatolette
Vescovi, pescovi, rabbini e papocchi
E tanti saluti.

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace

Senti!
Tutti parlano di
Rivoluzione, evoluzione, masturbazione,
Flagellazione, norme, integrazioni,
Meditazioni, Nazioni Unite,
Congratulazioni

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace
Tutto ciò che noi diciamo è: offri una possibilità alla pace

Tutti parlano di
John e Yoko,Timmy Leary, Rosemary,
Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper,
Derek Taylor, Norman Mailer,
Alan Ginsberg, Hare Krishna,
Hare, Hare Krishna

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.

"Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli".Martin Luther King

PARALISI (27/06/2008)


Ancora labbra paralizzate
In smorfie gravose
Sotto occhi da troppo tempo
Tinti di porpora
Nessun compassionevole conforto
Nulla, nemmeno nel grembo lacerato
Di una madre
Che folle pensa
Solo a regalar gioia
Ai figli suoi,
A come proteggerli
Ma la follia casca copiosa
Inaspettata dal cielo accecante…
I sorrisi non riescono più
A trovar l’uscita da questo labirinto
Che si stringe istante dopo istante
Per soffocare all’ombra
Della tiepida musica
Il soffio caldo della madre,
Mentre le labbra sue,
Paralizzate,
Si son abbandonate già da tempo
Ad una Strada morta.

venerdì 27 giugno 2008

George Bush: Imagine

Immagina

Immagina non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente...

Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace...

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno

Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o fame
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero...

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno

"Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare".
ALbert Einstein

domenica 15 giugno 2008

VISIONI (14/06/2008)


Sdraiato come morto
Su di pensieri umidi
Mi lascio cullare,
Trasportare senza fretta
Lungo il gambo spinato
Che precede la Rossa Rosa
Custodita fra i tuoi fianchi
Ne assaporo il gusto cremoso
Abbandonandomi al suo incanto
Do fondo a tutta l’immaginazione.
Ubriacato dal dolciastro, morbido sorriso
Folgorato dallo splendore
D'occhi di smeraldo;
Fulgidi Fari ingannatori
Disegnano rotte irraggiungibili.
M’illudo di dilatare all’infinito
Questi istanti d’estasi sacrilega
Ma il tuo umore
Non è nemmeno sfiorato
Dalle catene d’oro
A cui il cuore puerile
Vorrebbe rilegarti
Per l'eterno.
Resto così immobilizzato
Nella calura di Giugno
E tutto il lento cadere
Dei minuscoli granelli di sabbia
Diviene semplice brusio incolore
Di fronte all’iridescente tuo canto.

giovedì 12 giugno 2008

LISERGIA INVERSA (22/03/2008)


Le mani ombra
Dalle flessuose dita
Si liquefanno intorno al mio collo
Per riprendere consistenza
Un istante dopo
In un gioco da tagliare il respiro
In piccole ma succulenti fette
Fatte apposta per il mio palato
Che accecato getta, strenuo,
Lo sguardo perso lontano
Oltre il grigio, fisso muro.
Cosa mi aspetterà di là?
Cedo volentieri il passo
Alle mille e mille domande
Senza cercare una qualsiasi risposta
Perché? Perché no!
Così comodo restare qua,
Su questo Divano
Imbottito con promesse di plastica,
Dai Cuscini foderati con confortevoli illusioni;
Qua sdraiato, paralizzato
Ad aspettare l’unica certezza della Vita
Attendendola fra gli zapping veloci
Scican forsennate tra realtà da reality
Con l’unico scopo di sentire
Ancora una volta,
Per un’ultima volta
Le mani ombra
Dalle flessuose dita
Stringersi con ferma dolcezza
Attorno alla mia flebile Energia.

Bob Dylan: Masters Of War

PADRONI DELLA GUERRA

Venite padroni della guerra
voi che costruite i grossi cannoni
voi che costruite gli aeroplani di morte
voi che costruite tutte le bombe
voi che vi nascondete dietro i muri
voi che vi nascondete dietro le scrivanie
voglio solo che sappiate
che posso vedere attraverso le vostre maschere

Voi che non avete mai fatto nulla
se non costruire per distruggere
voi giocate con il mio mondo
come se fosse il vostro piccolo giocattolo
voi mettete un fucile nella mia mano
e vi nascondete dai miei occhi
e vi voltate e correte lontano
quando volano le veloci pallottole

Come Giuda dei tempi antichi
voi mentite e ingannate
una guerra mondiale può essere vinta
voi volete che io creda
ma io vedo attraverso i vostri occhi
e vedo attraverso il vostro cervello
come vedo attraverso l'acqua
che scorre giù nella fogna

Voi caricate le armi
che altri dovranno sparare
e poi vi sedete e guardate
mentre il conto dei morti sale
voi vi nascondete nei vostri palazzi
mentre il sangue dei giovani
scorre dai loro corpi
e viene sepolto nel fango

Avete causato la peggior paura
che mai possa spargersi
paura di portare figli
in questo mondo
poiché minacciate il mio bambino
non nato e senza nome
voi non valete il sangue
che scorre nelle vostre vene.

Che cosa sono io per parlare quando
non è il mio turno?
Direte che sono giovane
direte che non ne so abbastanza.
Ma c'è una cosa che so
anche se sono più giovane di voi:
so che perfino Gesù
non perdonerebbe quello che fate

Voglio farvi una domanda:
il vostro denaro vale così tanto
vi comprerà il perdono
pensate che potrebbe?
Io penso che scoprirete
quando la morte esigerà il pedaggio
che tutti i soldi che avete accumulato
non serviranno a ricomprarvi l'anima

E spero che moriate
e che la vostra morte giunga presto
seguirò la vostra bara
in un pallido pomeriggio
e guarderò mentre
vi calano giù nella fossa
e starò sulla vostra tomba
finché non sarò sicuro che siate morti.

"La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che da' vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica... Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l'odio. Infatti la violenza aumenta l'odio e nient'altro... Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza, aggiungendo una più profonda oscurità a una notte ch'è già priva di stelle. L'oscurità non può allontanare l'odio; solo l'amore può farlo".Martin Luther King

mercoledì 11 giugno 2008

NUVOLE TRISTI (10/06/2008)


Il giorno che verrà
Accadrà l’inaspettato
Pioggia Porpora sulla Terra
La cascata interminata
Laverà via la paura.
Sogni incandescenti bruceranno;
Le passioni trasfigureranno l’anima
Spalancando portoni inimmaginati
Sbrillucicanti come incantesimi
Di tempi scordati,
Quasi persi fra pieghe
Di preghiere algebriche.
Nenie romantiche ingrasseranno
Negli stomaci di giganti
Dai cervelli avvinazzati
Per colpa dei desideri crudeli
Che un fato beffardo
A messo sulla strada loro.
Non si pentono le Nuvole
Delle loro lacrime
Di Porpora addobbate
Scagliate come ninnoli ai bambini
E che tanta confusione
Hann fatto nascere
Per poter ripulire cuori
Dall’azzurro etereo
Di secolari ghiacci
Intrisi di meschina, umana, paura
Mal celata dietro un abito
Sdrucito dal logorio dei sogni.

lunedì 9 giugno 2008

La guerra del petrolio:

Secondo l'APM (Associazione per i Popoli Minacciati), per i popoli indigeni e le minoranze etniche la crescente richiesta di petrolio avrà conseguenze catastrofiche. In occasione della conferenza sulle energie rinnovabili a Bonn, l'APM ha ricordato che la sopravvivenza di oltre quattro milioni di indigeni e appartenenti a minoranze etniche in Siberia, Camerun, Cina, Angola, Ecuador e Perù, come in tanti altri paesi, è gravemente minacciata dallo sfruttamento di nuovi pozzi petroliferi e dalla costruzione di oleodotti.

Inoltre la corsa al petrolio alimenta conflitti e guerre anche in Nigeria, Angola e Sudan. Nell'enclave di Cabina, a nord dell'Angola, e lontano dagli occhi dell'opinione pubblica mondiale, l'esercito angolano commette crimini gravissimi contro la popolazione civile con lo scopo di assicurarsi lo sfruttamento del petrolio. Secondo organizzazioni per i diritti umani angolane e le testimonianze del vescovo cattolico, 300.000 Cabindi sono minacciati da stupro, arresti arbitrari, fucilazioni e torture. La popolazione civile del piccolo stato di Cabinda è stretta nella morsa della guerra tra l'esercito e il movimento di liberazione.

Grazie allo sfruttamento petrolifero davanti alle coste del Cabinda, l'Angola è diventata nel 2004 il secondo fornitore di petrolio degli USA. Nonostante il costante aumento dello sfruttamento petrolifero nel delta del Niger in Nigeria, la popolazione civile continua a impoverire. La violenza è in preoccupante aumento e la regione si trova sull'orlo di una guerra civile. Solo lo scorso fine settimana le autorità nigeriane hanno annunciato un intervento delle forze di sicurezza che, secondo l'APM, comporterà ulteriori tensioni etniche e una escalation della violenza.

Nella Federazione russa, le minoranze siberiane dei Ch'ante, Manze, Nenze nonché le popolazioni autoctone delle isole Sachalin e Kamchatka, in totale 100.000 persone, sono certamente le più colpite dallo sfruttamento del petrolio e del gas. Il 10% dell'energia primaria mondiale arriva dalla Federazione russa, dove giace il 15,6% delle riserve mondiali di energie primarie di cui il 70% nelle regioni del nord abitate da minoranze. Nella regione di Chanty-Mansi 100 fiumi sono pesantemente inquinati, 11.000 ettari di pascoli per renne e 20.000 ettari di zone di riproduzione ittica sono irreparabilmente distrutte.

Nella regione di Yamal-Nenets la pesca è diventata impossibile in 28 fiumi e decine di laghi, 17.000 ettari di zone di riproduzione ittica sono contaminati e oltre 500.000 ettari di bosco e pascoli sono stati distrutti dallo sfruttamento energetico. Fino al 10% del petrolio russo fuoriesce dagli oleodotti inquinando terra e falde acquifere.

Altre 100.000 persone appartenenti a diversi popoli indigeni sono colpite dalle conseguenze catastrofiche dello sfruttamento petrolifero nella foresta amazzonica (regione dell'Oriente in Ecuador). Negli scorsi anni oltre mezzo milione di barili di petrolio sono passati attraverso le falle negli oleodotti inquinando l'intero sistema fluviale che a sua volta ha comportato una massiccia moria di pesce e malattie.

Fonte: www.gfbv.it

-------------------------------------------

"Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare". Ernest Hemingway

"Il guerrigliero è un riformatore sociale, il quale impugna le armi per rispondere all’irata protesta del popolo contro l’oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell’ombra e nella miseria".
Ernesto Che Guevara

"Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta"!
Ernesto Che Guevara

Privatizzazione dell'acqua pubblica


Centro delle Culture, Mondo Senza Guerre e il Forum dei Movimenti per l’Acqua, hanno organizzato nella serata del 7 giugno alle h 20.45 un incontro interamente dedicato all’informazione, al dialogo e al coinvolgimento di tutti gli interessati in una lotta per la valorizzazione dell’acqua come bene COMUNE e PUBBLICO.
Infatti ancora oggi un quinto della popolazione globale non ha accesso ad acqua sicura, ben il 40% non dispone di impianti igienici adeguati e più dell’80% delle malattie che falcidiano i Paesi in via di sviluppo sono causate da acqua non potabile e da condizioni igieniche disastrose.
Dati agghiaccianti, che però non hanno alcuna incidenza sulle decisioni delle grandi istituzioni economiche, finanziarie e politiche che da decenni sono causa del degrado delle risorse naturali e dell’impoverimento idrico di migliaia di comunità umane. Giochi di potere e di denaro che obbediscono solo alla logica neoliberista di trasformare ogni bene in un’inesauribile fonte di ricchezza economica. Un mercato senza etica che non risparmia niente e nessuno. Nemmeno un diritto universale come l’accesso pubblico all’acqua.
La privatizzazione dell’acqua pubblica che è un problema che riguarda direttamente anche noi.
La logica del capitale senza etica ha contaminato anche le sorgenti della nostra democrazia. La politica del guadagno colma il portafoglio dei grandi “PRIVATI DELL’ACQUA” e inaridisce le gole dei molti che dell’acqua vengono PRIVATI.
Report, a tale proposito, ha fatto due puntate molto interessanti ponendo l’esempio dei cittadini del comune di Aprilia che chi sono visti lievitare i prezzi dell’acqua pubblica vorticosamente (da € 400,00 all'anno, previsti dal comune di Aprilia, a € 2.500,00 voluti i prezzi dalla nuova azienda privata subentrata al comune).
Ma questo fenomeno è in diffusione anche da qui, nel nostro territorio.
Non solo la Lombardia offre ospitalità e risorse a poco prezzo ad importanti produttori ed esportatori di acque in bottiglia, ma è anche diventato terreno fertile per la privatizzazione dei servizi idrici.
La legge regionale n. 18/2006 obbliga le Amministrazioni Comunali a mettere a gara il servizio di erogazione idrica, di fatto privatizzandola. Ben 132 Comuni lombardi hanno chiesto e ottenuto di sottoporre la legge regionale a referendum abrogativo (attuabile solo nel 2009), ma è necessario che una continua ed energica protesta popolare costringa le istituzioni a garantire sempre servizi idrici totalmente in mani pubbliche, sottratti da ogni logica finanziaria.
Solo attraverso la gestione pubblica e partecipata potrà essere garantito a tutti i cittadini il diritto all’acqua.

Per maggiori approfondimenti vi consiglio i seguenti siti:

http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report%5E11839,00.html ;
http://www.beppegrillo.it/2007/08/lacqua_di_dio.html .

Ora sta a noi decidere ciò che vogliamo fare: si può continuare a fingere che il problema non esista, nemmeno ora che ne siamo a piena conoscenza, girando la testa dall’altra parte sperando che non arrivi mai il nostro momento oppure reagire tenendo d’occhio i movimenti dei nostri comuni! Alzando la voce facendo capire a chi ci governa che noi non vogliamo questa legge di mercato immorale che va contro i cittadini stessi!

"La teoria dei comunisti può essere raccolta in una singola frase: abolizione della proprietà privata". Karl Marx

domenica 8 giugno 2008

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la nostra storia:

"In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere". Giovanni Falcone

"Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose". Paolo Borsellino

lunedì 2 giugno 2008

Bad Religion: Punk Rock Song

Sei mai stato nel deserto?
hai mai camminato con la morte?
ci sono centomila ragazzi che vengono uccisi per il loro pane
e le stime non mentono parlano di malattie umane
ma facciamo quello che vogliamo e pensiamo ciò che ci pare

hai maivissuto questa esperienza?
hai mai assistito alla pestilenza?
la gente fa bambini solo per sfuggire
da questa terra di competizione dove la compassione è scomparsa
finora ignoriamo i bisognosi e siamo invadenti
siamo invadenti

questa è solo una canzone punk rock
scritta per le persone che possono vedere che qualcosa non va
come formiche in una colonia facciamo la nostra parte
ma ci sono molti altri fottuti insetti là fuori
e questa è solo una canzone punk rock
come lavoratori in una compagnia facciamo la nostra parte
ma ci sono molti altri fottuti robot là fuori

hai mai visitato un terreno paludoso?
hai mai nuotato nella merda?
nei convegni dei partiti e nella politica
le facce sono sempre differenti, ma la retorica è la stessa
e noi ci beviamo tutto, anche se non vediamo nessun cambiamento
niente è cambiato…

10 milioni di dollari per una campagna persa mentre
20 milioni muoiono di fame e si contorcono nel dolore
grandi e forti persone riluttanti a donare
piccoli in visione e prospettiva
un bambino su cinque vive sotto la soglia di povertà
una popolazione corre fuori dal tempo

"Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio". Nicolò Macchiavelli

Bad Religion: American Jesus

Non ho bisogno di essere un cittadino globale,
perché sono benedetto dalla mia nazionalità,
sono membro di una crescente comunità,
noi imponiamo la nostra popolarità
ci sono cose che sembrano portarti sotto
e ci sono cose che ti portano sotto,
ma c'è una forza e una presenza vitale
che è si nasconde tutto intorno

noi abbiamo il gesù americano
osservalo nella strada,
noi abbiamo il Gesù americano
ha aiutato a costruire il patrimonio del presidente

sono dispiaciuto per la popolazione della terra
perché così pochi possono vivere negli U.S.A.,
al massimo gli stranieri possono copiare la nostra moralità,
possono visitarci ma non possono rimanerci,
solo pochi eletti possono beneficiare della nostra prosperità,
ci fa camminare con rinnovata fiducia,
abbiamo un posto dove andare quando moriamo
e l’architetto risiede giusto qui

Noi abbiamo il gesù americano
sostegno della fede nazionale
noi abbiamo il gesù americano
ne sopprime milioni ogni giorno

è il campo improduttivo dell’agricoltore,
(in Dio)
la forza dell'esercito,
(noi crediamo)
l'espressione nelle facce
dei milioni affamati,
(perché è uno di noi)
la forza dell'uomo.
(crollare)
è il fuoco che alimenta il Ku Klux Klan,
(schiacciare) è il motivo e la coscienza
dell'assassino
(noi possiamo redimere i tuoi peccati)
è il predicatore in TV,
(cuore forte)
la falsa sincerità
(menti libere)
la forma dei testi scritti dai
grandi computer,
(e infinitamente clemente)
egli è le bombe nucleari
(avete perso)
e i ragazzi senza mamma
(noi abbiamo vinto)
e sono terrorizzato dal fatto che
egli possa essere in me
(è il nostro campione!)

"Mentalità divertente quella degli americani: nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni". Woody Allen

venerdì 30 maggio 2008

Metallica: One (Live 1989)

Non riesco a ricordare nulla
Non posso dire se ciò è vero o è un sogno
Dal profondo mi vien voglia di gridare
Questo terribile silenzio mi ferma

Adesso che la guerra ha finito con me
Mi sto svegliando, non riesco a vedere
Che non è rimasto molto di me
Niente è reale adesso se non il dolore

Trattengo il respiro come speravo in caso di morte
Oh per favore, Dio, svegliami

Indietro nel gembo è molto più reale
Nei battiti vitali che devo sentire
Ma non sono impaziente di venire a conoscenza del futuro
Guarda il tempo in cui vivrò

Nutrito attraverso il tubo che è conficcato in me
Proprio come una novità in tempo di guerra
Legato alle macchine che mi fanno vivere
Taglia via questa vita da me

Trattengo il respiro come speravo in caso di morte
Oh per favore, Dio, svegliami

Adesso il mondo è andato, io sono solo UNO
Oh Dio, aiutami
Trattengo il respiro come speravo in caso di morte
Oh per favore, Dio, svegliami

L'oscurità mi sta imprigionando
Tutto ciò che vedo
E' solo orrore
Io non posso vivere
Non posso morire
Sono intrappolato in me stesso
Dai corpo al mio patrimonio genetico

Una mina ha preso la mia vista
Ha preso la mia lingua
Ha preso il mio udito
Ha preso le mie braccia
Ha preso le mie gambe
Ha preso la mia anima
Mi ha lasciato con la vita in un inferno.

"L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari". Charles Baudelaire

sabato 24 maggio 2008

Johnny Cash: When The Man Comes Around

L'uomo Passa

E l’ho sentito come se fosse il rumore del tuono
Una delle quattro bestie dice vieni e vedi io ho visto
E guarda un cavallo bianco

C’è un uomo che sta passando prendendo nomi
E decide chi liberare e chi incolpare
Tutti non saranno trattati allo stesso modo
Ci sarà una scala dorata che si abbassa
Quando l’uomo passa

I capelli sul tuo braccio si alzeranno
Al terrore in ogni sorso e in ogni sorso
Condividerai quel ultima tazza offerta?
O sparirai nel pentolone della terra
Quando l’uomo passa

Sento le trombe, sento i pifferi
Un milione di angeli cantano
Moltitudini stanno marciando al grande timpano
Voci chiamano, voci piangono
Alcuno sono nati e altri stanno morendo
È il regno dell’alfa e dell’omega che arriva

E il turbine è nella spina dell’albero
Le vergini stanno ornando i loro paesi
Il turbine è nella spina dell’albero
È dura per te dare calci al muro

Fino all’armageddon no shalam, no shalom
Poi il padre, la gallina chiamerà i polli a casa
L’uomo saggio si inchinerà davanti al trono
E ai suoi piedi getteranno le loro corone dorate
Quando l’uomo passa

Chiunque è ingiusto lo lasci ancora essere ingiusto
Chiunque è giusto lo lasci ancora essere giusto
Chiunque è volgare lo lasci ancora essere volgare
Ascolta le parole a lungo scritte
Quando l’uomo passa

Sento le trombe, sento i pifferi
Un milione di angeli cantano
Moltitudini stanno marciando al grande timpano
Voci chiamano, voci piangono
Alcuno sono nati e altri stanno morendo
È il regno dell’alfa e dell’omega che arriva

E il turbine è nella spina dell’albero
Le vergini stanno ornando i loro paesi
Il turbine è nella spina dell’albero
È dura per te dare calci al muro

Nel misurato peso cento e un centesimo di sterlina
Quando l’uomo passa

E ho sentito una voce nel mezzo delle quattro bestie
E ho guardato e osservato, un pallido cavallo
E il suo nome che sedeva su di lui era Morte
E l’inferno lo seguì con lui.

" Se tutti si battessero soltanto secondo le proprie opinioni, la guerra non si farebbe mai". Lev Tolstoi

lunedì 19 maggio 2008

Depeche Mode: Personal Jesus (cover by Johnny Cash)

Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno a cui importi di te
Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno che sia lì
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Prendi la seconda scelta
Mettimi alla prova
Cose nel tuo petto
Che hai bisogno di confessare
Io gliele porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale…
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Io ti porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale
Allunga la mano e tocca la fede

"Gesù fu il primo socialista, il primo che cercò di ottenere migliori condizioni di vita per l'umanità." Michail Gorbaciov

MA QUELLO ERA IL GESù VERO,NON QUELLO
PLASTIFICATO E BOTOXIMATO CHE GIRA FRA I BANCHETTI DELLA CHIESA LA DOMENICA QUASI FOSSE UNA FIGURINA DI KAKA O IBRA...

CIO’ CHE STO DIVENTANDO E TU VORRESTI ESSERE


Vedo come i mille colori
Della Rosa ti attraversano il viso,
Come i tuoi occhi diventano famelici
Dei brandelli che faresti della mia carne
Quando semplicemente Io vivo.
Vivo nell’unico modo che conosco.
Vivo sentendo pensando urlando
Ragioni che so essere solo mie
Capisco non t’appartengono,
Ma ti prego non malmenarle
Solo perché orgogliose della loro diversità.
Non addentarle lupo Grigio
Se loro non temono i tuoi denti
Solamente perché gli sono sconosciuti,
Invece Io so quanto facciano male
Ho provato a voltarmi
A non badargli,
Ma il dolore che fan nascere
Sazia ed affama alla stessa maniera
I tuoi compari Grigi.
Non mi camminare sopra
Lascia che mi trascini lotti contro corrente
Ma sempre nel mio bell’abito coerente;
La cravatta al posto dei lacci
La camicia come mutanda
E mille mille parole che non avrei mai detto
Mille parole che appartenevano a mia madre
E scopro ora appartenere alla mia anima
Essere l’anima stessa che mi rende tanto diverso,
Eppure identico ai volti sul comodino.

domenica 18 maggio 2008

FILOSOFIA E CONTROFILOSOFIA DEL PECCATO ORIGINALE


Il Peccato s’insinua dai genitori ai figli
Senza colpo ferire per incatenare la nuova leva;
Nasci con un debito
A vita rincorso dai creditori
Pensi potrai mai guidarti senza timori,
Essere trasportato solo dai sogni?
Mentre le loro chiacchiere monteranno nei giorni
Tramutandosi in macigni sempre più abominevoli
In tabù disumani sopra il tuo cuore
In colpa assordante dentro la tua mente.
Portato a credere in strade chiuse
In quanto trasportato dal senso di frustrazione.
S'è carne fresca per il macello ideologico
Questo è quello che è ogni nuova generazione,
Per questo ti costringono a scossoni dogmatici
Selvaggiamente, senza ritegno o preoccupazioni delle conseguenze.
Tutto per ricordarti che il Tuo spirito non t’appartiene
E se non hai nemmeno quello
Allora a che liberta pensi poter ambire?

Il Peccato s’insinua dai genitori ai figli
Senza colpo ferire per incatenare la nuova leva;
Ma senza colpo ferire dobbiamo frantumare i cardini
Delle catene modellate contro la liberta di sognare.

mercoledì 14 maggio 2008

1989 Tiananmen Square Protests

"Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce le altre".
Winston Churchill

Quasi ventanni fa nella lontana e sanguinosa Cina, La Persona "routine" ricorda a tutti i suoi connazionali che si deve sempre lottare, mai indietreggiare di fronte alle brutalità ed alle iniquità che le dittature vogliono imporci con la violenza. Quel gesto tanto semplice, nella sua follia, quanto estremamente coraggioso, nel suo fondamento, ha raggiunto tutti i Cuori del Mondo insegnandoci una lezione di vita impagabile...MAI INDIETREGGIARE DAVANTI ALLA BARBARA IGNORANZA DELLA DITTATURA, ANCHE SE SEMBRA FOLLE BISOGNA LOTTARE IN QUALSIASI MODO CI SIA POSSIBILE PER DIFENDERE IL SACROSANTO DIRITTO ALLA LIBERTA D'ESSERE!!!

Continuiamo a lottare...

domenica 11 maggio 2008

Com'è governato il mondo,come cominciano le guerre?I diplomatici raccontano bugie ai giornali e poi credono a ciò ke leggono.

Giovanni il Rivelatore

Giovanni il rivelatore
Mettetelo in un ascensore
Portatelo sulla cima più alta
Portatelo in alto
Dove finiscono le montagne
Lasciatelo recitare il suo libro di menzogne

Giovanni il rivelatore
È un'acqua cheta
È ora che lo ridimensioniamo
Prendetelo per mano
E mettetelo sul piedistallo
Fateci sentire i suoi alibi

Annunciando Dio
Come suo sacro diritto
Sta rubando un dio
Agli israeliti
(Sta) Rubando un dio
Anche a un Musulmano
C'è un unico Dio
Ora e sempre

Sette menzogne moltiplicate per sette
moltiplicate ancora per sette
Sette angeli con sette trombe
Mandateli a casa sul treno del mattino

Be', chi è quello che urla?
Giovanni il rivelatore
Tutto quel che che ci dà è dolore
Be', chi è quello che urla?
Giovanni il rivelatore!
Dovrebbe chinare la testa per la vergogna

Fra poco
Fra poco
Fra poco
Fra poco

sabato 3 maggio 2008

LA LIRICA


Conosco le corde che dovrei pizzicare
Per avere tutto il suo amore
Ma da masochista autolesionista
Ogni qualvolta la sfioro
Ricerco accuratamente stonature eclatanti
Beandomi, poi, delle mie stecche.
Le sue labbra mi raccontano di spartiti
Le cui melodie ho già sentito
Ed io da Direttore esperto
Dovrei semplicemente collocare tutte le note al loro posto
Con gesti dolci ma decisi della mia bacchetta.
Mentre questo ragionamento mi risfiora
Una fitta allo stomaco mi coglie impreparato
Salendo sicura nella sua veste altezzosa
Riesce ad ammanettare il buon senso.
Il masochista incallito
Esce, prendendo il mio posto
Derubandomi d’ogni speranza
Rovinando tutta la sinfonia
Sbagliando ogni tempo d’entrata.
Fuggo cercando rifugio in un interludio
Fatto nascere sul momento,
Ma ormai è tardi…

Quante liriche dovrò bruciare
Prima d’imparare la lezione?
Prima di capire quanto è meraviglioso rischiare...

LA FILASTROCCA DELL’UOMO (02/05/2008)


La pecorella fa beee!
La mucca fa muuu!
E come fa l’uomo?
“Sì, signore come vuole lei, signore”

Bene! Le parole le conosciamo tutti
Ora possiam cominciare il giro in tondo
Gireremo tanto da vomitare
Rigetteremo tutto ciò che è sbagliato,
Intorno alle parole accenderemo focolari azzurri
Ballando fino a schiattare
Saremo senza ritegno; primitivi figli degli uomini!

La pecorella fa beee!
La mucca fa muuu!
E come fa l’uomo?
“Sì, signore come vuole lei, signore”

Quanti palmi rossi
Sventolano nell’aria solforosa
In questi dì di festa!
L’8 marzo, il 25 aprile
Il 1° maggio ed il 4 luglio
Festeggiamo chi è morto,
Ma per cosa?!?
Zitto, il rispetto implica l'abnegazione!

La pecorella fa beee!
La mucca fa muuu!
E come fa l’uomo?
“Sì, signore come vuole lei, signore”

Uniti nel sudore del momento
Posseduti da una smania frizzante
Ritroviamo il gusto
Per le pungenti domande
Le roteiamo leggere
Per poi infilarle secche
Nei grassi costati
Dei carnefici del mondo.

Tutto passa, ma poi ritorna?…

mercoledì 30 aprile 2008

PER VIA XX SETTEMBRE (BG)


Camminando per le Vie del centro
Condivido involontariamente i miei umori
Con i passanti attorno;
Per questo flusso continuo
Avverto una fitta al petto
Come se i polmoni colmi d’acidità
Si fossero gonfiati a dismisura
Soffocando il ritmo armonioso del cuore.
L’alto grado di saturazione
Si spinge fin dentro il cervello
Scardinando la porta
Dietro cui si celano i miei sogni.
Aperta rivedo diapositive
Che davo ormai per perse,
Mi sento riscaldato dall’accogliente tepore
Di questa antica sensazione,
Mentre la luce assordante
M’avvolge ammaliante.
Non percepisco più gli sguardi estranei
Posarsi su di me
Né cercare di penetrarmi.
Che sia svanito l’incubo
Oppure
Non me ne curo e basta?
Il flusso piano-piano s’affievolisce
Delicato bacio materno
Stacca le sue caldi labbra dai miei occhi,
Ciò che s’era mischiato alle mie ossa
Si slega lasciandomi senza abbandonandomi.
La testa è pesante d’idee,
Mentre il cuore, finalmente,
Ha smesso di piangere.

lunedì 28 aprile 2008

IL FATTORE E LE GALLINE


Il piccolo fattore dal largo sorriso
Rifila grosse manciate di felicità
Grazie a promesse illusorie
Alle Galline della penisola dissacrata.
Da una staccionata mi godo la scena.
Mi piace rubare questi attimi
Vedere la facilità con cui il fattore
Riesce sempre a salvare il suo granaio
Anche quando le Galline
Lo accerchiano affamate
Sbraitando le loro ottime ragioni,
Ma lui senza fare una piega
Sfodera il suo sorriso d'iena
E l’incantesimo è fatto!

sabato 26 aprile 2008

ANGELO INFERNALE (25/04/2008)



Sono una parassita
Travestita da angioletto,
Testa alta sguardo basso.
Facendomi beffa di tutto
Continuo a volteggiare
Libera e impunita
Sui cuori di sprovveduti Viaggiatori
Di questa vita contorta.

Labbra nere su cui nasce
La nenia ridondante
Da sirena provocatrice,
Nessun pudore né rispetto
Non conosco vergogna.

Piango in un angolino illuminato
Tutte le lacrime asciutte
Del mio dolore infetto,
Chi sarà il primo pesciolino
A morire nella mia rete di scuse?

mercoledì 23 aprile 2008

OSSERVAZIONI NOTTURNE (23/04/2008)


Accoccolato sulla vetta della montagnetta
Mi raggomitolo in un preconcetto
Osservando indico e giudico
Con la forza della paura,
Perché senza un progetto.
Per questo resto impantanato
Sulla materna mia montagnetta
Da cui osservo impietoso
Lo scorrere non precipitoso
Della mia vita riflessa
In quella vivace loro
Che senza attenzioni scalano,
Mentre io sfiorisco dalla Luna.

sabato 12 aprile 2008

Ma Il Cielo E' Sempre Più Blu

Nient’altro da aggiungere…

giovedì 10 aprile 2008

“SCIURA MARIA GRAZIE D’ESISTERE!”


Ingrassa alla televisione
Fissando immagini campestri
“Quant’è bella la natura!”.
Filmati si rincorrono
Gioia e felicità tarocca
“Tocca qua bambino,sono un pretino!”
Sussulta sul divano in vera pelle…
"Quello è il papa!
Quella è la redenzione!"

Tocca ancora a lui
Girare e pirlare
Su di cappelli dalle tese
Allungate in ostentanti pose
Da cui abbruttite teorie
Mostrano gengive muscolose
“Confessati”gli sussurrano voci appiccicose.


Ciccio pasticcio riprende a pedalare
Non senza regalare
Grosse razioni di sudore,
Ma sempre loro a schernirlo
Gli levano di sotto il sellino;
“Quant’è brutto esser Soli”
Pensava la prima volta
Che s’è fatto sopraffare.
Ora maledice tutti gli occhi
Che ridendo lo fissano.
Fissano il suo passo incerto,
Le sue domande retoricamente idiote,
Le guance rosse e i denti rotti.

Riprende posto sul divano
Nel tempo disegnato intorno
Alla sua solitudine lancinante.
Un click del telecomando
Ed il mondo reale del patinato
Gli regalerà altre scosse emozionali
Dosi di apprezzamenti,
Accettato sarà uno dei tanti
Lontano dalla terra e dalle botte
Lindo e senza lividi
Niente sulla pelle e zero sotto la pelle.

“Sciura Maria grazie d’esistere!”

lunedì 7 aprile 2008

CERTE DOMENICHE (07/04/2008)


Le parole si trascinano fuori dalle labbra
Fino alle orecchie sue.
Incantevoli desideri già destinati a sfiorire
Sempre costretti sulla soglia
Senza poter mai penetrare nell’intimo,
Possono solo grattare la porta
Sfiorando i pensieri suoi
Camminandoci accanto e urtandoli, volontariamente,
Ma mai entrare nel suo angolo caldo.

lunedì 31 marzo 2008

QUARTO POTERE

"I filosofi hanno solo interpretato il mondo in vari modi; ma il punto ora è di cambiarlo". Karl Marx

domenica 30 marzo 2008

TENDENZIALMENTE LIBERATO (30/03/2008)


Chiudo gli occhi
E cammino tentoni
Senza paure pregresse
Sono libero di sbagliare,
Nessun antenato a giudicarmi
Ora sono semplicemente azione
L’azione nata nelle viscere del cuore
E regolata dalla mia morale e da nient’altro.

Corro in strada
Spogliato dai timori
Non mi preoccupo
Se ciò che la gente vedrà
Gli piacerà o no,
La chiamano contestazione?
Per me è sincerità,
E non capisco la gente che non l’accetta.

Apro le braccia
E tendo le orecchie
Non voglio smettere d’urlare il mio pensiero;
Libero e curioso
Cerco lo scontro
Non per desiderio di sopraffazione,
Ma solo per una mera necessita di condivisione.
Solo così si può dare respiro alla ragione.

"Scegli... Scegli!"

Queste sono immagini di scontri realmente accaduti in località Pustarza - Savignano Irpino (AVELLINO) e mai mandate in ondata dai Media...quando non ti danno scelta sei legato,ma ora che puoi devi sceglieri.Allora cosa Scegli?

giovedì 27 marzo 2008

Frankie hi nrg - Fight da faida

Rigettate al mittente fetente le Faide, nate per dividerci e distruggerci!DITE BASTA!!Fight da faida!!

lunedì 24 marzo 2008

POLITICALAND (08/03/2008)


Non cambio pelle
Non vendo idee
Resto fieramente immobile,
Mentre politicanti cangianti
Ballandomi intorno ingannevoli
Cantano nenie svenevoli.

Le foto che mostrano
Non sono la realtà che conosco;
La gente non balla più,
Lacrime acide scavano solchi
In visi che hanno svestito
I sogni d’argento
Per indossare pallide maschere.

Un bisogno impellente
Si tramuta in parola
Schizzando dritto dalla bocca
Contro le facce patinate!
Rilancio…
Troppo stanco di sopravvivere
In un mondo di slogan
Riagguanto il mio urlo incendiario
Bruciando i loro cartelloni!

mercoledì 12 marzo 2008

Jefferson Airplane - Volunteers (Volontari) 1969 - Traduzione:

Guarda un po’ cosa sta succendendo per la strada
abbiamo una rivoluzione in corso, andiamo a fare una rivoluzione
Hey sto ballando per strada
abbiamo una rivoluzione in corso, andiamo a fare una rivoluzione
non è straordinario che tutta la gente che incontro
ha una rivoluzione in corso, va a fare una rivoluzione
una generazione invecchia
una generazione ha un’anima
questa generazione non è assolutamente destinata a resistere
urla a squarciagola
hey ora è il momento per te e per me
abbiamo una rivoluzione in corso, andiamo a fare una rivoluzione
forza ora, stiamo marciando verso il mare
abbiamo una rivoluzione in corso, andiamo a fare una rivoluzione
chi lo tirerà fuori da te
lo faremo noi e chi siamo noi
siamo volontari dell’America

giovedì 6 marzo 2008

MOMENTI (05/03/2008)


Su di un tapis roulant
Attraverso la vita
Legato dal peso di mille 24 ore
Non posso sfuggire
Alle ridondanti domande delle galline
Che attonite fuggono,
Perché non abituate alla franchezza.

Sfoderò l’indice
Ingiuriando da dietro un sorriso
Contro l’immagine
Riflessa nello specchio del bagno,
Mi sento meglio;
Lui è colpevole d’ingenuità
Fuori luogo, sfrontata.

Boccate di luce
Per farne risciacqui, clandestini incontrollati;
Le frecce corrono
Spuntano da angoli
Del cuore che pensavo collassati
Ridando nuovo circolo
Al sangue cristallizzato dalla paura.

domenica 2 marzo 2008

Il popolo unito non sarà mai vinto!

"Divide et impera" , purtroppo mai aforisma fu più vero. Lo sanno bene tutti i governanti (=dittatori "legalizzati") delle varie nazioni, infatti questo è quello che subdolamente stanno facendo, tutti indiscriminatamente, con il loro Popolo. Ci dividono per poterci controllare meglio.Diciamo basta e reagiamo!UNITI SI PUO'!

domenica 24 febbraio 2008

SOFTAIR (24/02/2008)


Gioco con le pistole
Le carico steso sul suolo inumidito
Dalla mia papitante eccitazione,
Un fucile demente col quale: beng! beng!
Ucciderò metaforicamente la gente!

Vivo con cavalloni indomabili
Che corrono saettanti per tutto il corpo
Andando incontro al suadente gioco della morte;
D’imitazione della vita più reale di questo
Non ho mai visto niente.

Indimenticabile sensazione drogami ancora!
Ti cerco ma il tuo carico è ormai troppo leggero
Volgerò le ricerche su un dolore più lacerante
Salterò nell’aria a decine di metri
Mano nella mano a coetanei ridenti.

Abbiamo trovato finalmente la nostra sanguinante eldorado.

sabato 23 febbraio 2008

IL BRAVO CANE ACCECATO (22/02/2008)


Poco alla volta le pecore,
Procedendo col loro noioso belare ,
Tornano nel recinto
Sospinte dall'arrogante comandare
Del cagnolino di turno
Che nonostante tutto questo affanno
Non sarà mai
Il padrone di quel recinto,
Il suo pelo è ispido di bramosia,
Ma le sue orecchie sono colme d'assordante remissività.


Le stagioni passano sulle teste
Del nostro smarrito gregge,
I cani si sono susseguiti
Come boriose malattie
Ed ora contiamo le croci piantate nella terra,
Mentre grassi padroni, nascosti,
Deridono il mare gli alberi
E guardano smaniosi il cosmo…

domenica 10 febbraio 2008

SOGNI ( Frammenti di quotidianità )



Sogno di persone morte
Molto più vive di me…

Tutto è cambiato,
Diverso dalle realtà
Propinateci da sempre.

“E’ il sogno che distorce
Tutte le tue certezze
O il contrario?”

Il freddo soffio del vento del nord
Stringe il mio corpo nudo
Tutto m’appare strano.

“E’ lo specchio che ha mutato il pensiero
O sono io che sono cambiato?”

Cresciuto o regredito,
Liberato o uniformato.
Incatenato a questa follia generale
Ho smesso di sognare,
Cercare le risposte da me,
Meglio confondersi nel pensiero comune
Viaggiare per idee digerite da altri
Meno fatica, meno coinvolgimento.

“Chi ancora percorre la Via più dura?
Chi cerca sprazzi di malinconica realtà?”

…Sognavo di persone morte,
Ed anche questa volta
Il requiem non è per me.

martedì 5 febbraio 2008

MORTE INTERIORE


Mi rinchiudo nei miei pensieri
Perdendomi in mille scuse,
Senza sapere quali siano
Le mie colpe,
Troppo abituato
A chinare il capo,
Evito lo scontro
Per paura delle lacrime
Che procurerebbe ad “altri”.
Baratto, così,
La mia fresca liberta
Ed in cambio ricevo
Un’ arida bugia,
Dove tu non puoi
Essere mia.
Novello Gesù
Porto su di me
Le colpe d’altre vite,
Persone che si scannano
Ed ipocritamente
Non lo riconoscono,
Riversando su me
Le loro frustrazioni.
Castrato e mutilato
Della mia dignità
Barcollo per il mondo,
Troppo confuso per capire
S’è veramente colpa mia
O se io sia solo
Una loro marionetta.

lunedì 4 febbraio 2008

AVANTI MARSC!!! (04/02/2008)


Affretta il passo
Alla svelta destra sinistra,sinistra destra
Gambe come molle
Scattanti su su su!
Non hai tempo
Non hai più tempo
Hai mai avuto tempo?

La palla che t’han fatto ingoiare
Nascosta nelle pappine
Dentro un bicchiere di vino
Nella nebbia verde che ami,
Sta rotolando sempre più freneticamente
Giù giù sempre più in profondità
Tocca le viscere scoperte
Galleggia nel pantano di sogni
La gente ride e tu…
“Ehi cosa fai non stai al gioco?”

Certo che non è tutto come nei film?!?
L’uomo agogna la gogna per gli altri
Il sadismo è una droga troppo forte
E di masochisti sciocchi
Uff ne siam pieni credimi!

Cristallizza quella goccia di piacere
Che senti scivolare dal tuo al suo corpo,
Liquefa i sogni davanti a lei
Regalandole l’odore acre
Della passione vissuta
E non semplicemente spiata;
Fai quello che si aspettano
Mentre con i calzoni ancora calati
La osservi fremente dal buco della serratura.

Rallenta così adagio, adagio
Ora per un attimo prestabilito da contratto
Guardati godere quel momento…
BEEEEEEEEP si ricomincia!!!

domenica 3 febbraio 2008

L’ANZIANO DAI CAPELLI DI COTONE (03/02/2008)


La città è in festa
L’aria si tinge d’elettricità
Tutti i pensieri folli possono
Schizzare furenti d’allegria fuori,
Si spande nell’aria
Come una pandemia
Il meccanico entusiasmo
Che si richiede in certe circostanze.

“Tutto brulica tutto corre
Tutti applaudono al segnale;
Tutto tutto tutto, tutto….”

D’improvviso appare
Sotto il portico, appestato
Di velocità immotivata,
Un curvo piccolo tremolante
Esempio di ciò che saremo.
Col suo sottile bastone
E la saggezza in mostrata sul capo
Si espone, ancora, coraggiosamente
Alle intemperie della vita.

Nessuna orecchia tesa ad ascoltarlo
Solo sguardi fra il compassionevole
Ed il derisorio gli piovano addosso.
Senza una piega
Prosegue la sua ricerca
Vuole solo ritrovare la sua Strada
Persa nel tempo del lavoro
Quando gli obblighi
Erano le sue catene,
Catene pesanti ed oleose d’inganni.

“Sicuro della propria solitudine
Nessuna colla può imprigionarlo
Solo solo solo, solo…”

Un ultimo sguardo,
L’indecisione mi governa
Mentre il cuore è pressato
In una estemporanea catatonia,
Non farò nulla… addio!

$OLIDI PRINCIPI…


Involucri vuoti
Come gusci di conchiglie
Mi passano davanti
Lanciandomi sguardi vitrei,
Sospirando ad ogni passo
Ricordandomi quando un tempo,
Invece, gemevo con un angelo
Ma era prima che svendessi
Tutto al gran mercato generale
Delle occasioni perse.

“Rimpiango il passato,
Sfuggo al presente,
Temo il futuro.”

Quanti sogni gettati
Per paura di viverli,
Più facile cederli
Per certezze castranti.
Ancora un altro sospiro,
Sfugge al mio tiepido controllo,
S’incammina per incontrare
Altri sconsolati soffi di vita
Che come lui seccano
Al sole malato del conformismo.

(Illustrazione di Alessandra)

DIVINA LOTTERIA (02/02/2008)


Stacco il numerino
E m’infilo ordinato
Nella fila grigia
Per insultare ciò ch’è strambo,
Vecchio, putrescente; sperando
Di dissacrare per un attimo,
Agli occhi della ragione,
Il mio triste essere umano
Ed Aver meno paura (certamente)
Di ciò che i simili miei
Faranno delle ossa mie
Quando arbitrariamente il buon Dio
Estrarrà il mio bussolotto
Alla lotteria delle Gogne.

domenica 27 gennaio 2008

MISS FROTTOLE E MR DIFFIDENZA (27/01/2008)


Miss Frottole ben vestita
Bussa – toc, toc – suadente
Alle porte della Mia fiducia,
Che piano piano apre uno spiraglio;
La Miss sa il fatto suo!
Inizia una recita colorita
Fatta di “puoi credermi!”
“Non ti fidi ?!” in tutta
Questa farsa gli occhi suoi
Cercano vie di fughe
Dal mio sguardo sospetto.
Ma tante che le mura
Cominciano a venir giù
Sotto i colpi del suo sorriso
Pregno d’ “amicizia”
In superficie, che cela
Nell’intimo solo necessita.

Passano i mesi e gli anni
Son già tanti
E Miss Frottole
Continua melliflua di tanto in tanto
Il suo girarmi attorno
Intorpidendo i sensi miei
Con un dolcissimo profumo
Al limite della moralità;
Legato con promesse effimere
E sbattuto al tappeto può derubarmi.

Sono al limite;
Lei mai stanca
Torna a farmi visita:
Bussa prepotente – TOC! TOC! TOC! –
Alla porta della Mia fiducia,
Stupida! Non sa che
Il vento fresco sta soffiando
Per me, risvegliando Mr Diffidenza…
Conscio del suo furto
Posso finalmente difendermi.
Ora non più dolci parole
Dalle sue zozze labbra,
Ma un palese malessere
Si diffonde nell’aria
Appestandola con l’acre puzzo
Della sua pungente NECESSITA insoddisfatta.

Famelica mi avevi costretto
Entro una cella di plastica d’orata,
Ora io uccido te
Con un’overdose d’indifferenza.