giovedì 10 aprile 2008

“SCIURA MARIA GRAZIE D’ESISTERE!”


Ingrassa alla televisione
Fissando immagini campestri
“Quant’è bella la natura!”.
Filmati si rincorrono
Gioia e felicità tarocca
“Tocca qua bambino,sono un pretino!”
Sussulta sul divano in vera pelle…
"Quello è il papa!
Quella è la redenzione!"

Tocca ancora a lui
Girare e pirlare
Su di cappelli dalle tese
Allungate in ostentanti pose
Da cui abbruttite teorie
Mostrano gengive muscolose
“Confessati”gli sussurrano voci appiccicose.


Ciccio pasticcio riprende a pedalare
Non senza regalare
Grosse razioni di sudore,
Ma sempre loro a schernirlo
Gli levano di sotto il sellino;
“Quant’è brutto esser Soli”
Pensava la prima volta
Che s’è fatto sopraffare.
Ora maledice tutti gli occhi
Che ridendo lo fissano.
Fissano il suo passo incerto,
Le sue domande retoricamente idiote,
Le guance rosse e i denti rotti.

Riprende posto sul divano
Nel tempo disegnato intorno
Alla sua solitudine lancinante.
Un click del telecomando
Ed il mondo reale del patinato
Gli regalerà altre scosse emozionali
Dosi di apprezzamenti,
Accettato sarà uno dei tanti
Lontano dalla terra e dalle botte
Lindo e senza lividi
Niente sulla pelle e zero sotto la pelle.

“Sciura Maria grazie d’esistere!”

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