mercoledì 30 aprile 2008

PER VIA XX SETTEMBRE (BG)


Camminando per le Vie del centro
Condivido involontariamente i miei umori
Con i passanti attorno;
Per questo flusso continuo
Avverto una fitta al petto
Come se i polmoni colmi d’acidità
Si fossero gonfiati a dismisura
Soffocando il ritmo armonioso del cuore.
L’alto grado di saturazione
Si spinge fin dentro il cervello
Scardinando la porta
Dietro cui si celano i miei sogni.
Aperta rivedo diapositive
Che davo ormai per perse,
Mi sento riscaldato dall’accogliente tepore
Di questa antica sensazione,
Mentre la luce assordante
M’avvolge ammaliante.
Non percepisco più gli sguardi estranei
Posarsi su di me
Né cercare di penetrarmi.
Che sia svanito l’incubo
Oppure
Non me ne curo e basta?
Il flusso piano-piano s’affievolisce
Delicato bacio materno
Stacca le sue caldi labbra dai miei occhi,
Ciò che s’era mischiato alle mie ossa
Si slega lasciandomi senza abbandonandomi.
La testa è pesante d’idee,
Mentre il cuore, finalmente,
Ha smesso di piangere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello lasciarsi trasportare dalla folla in una tiepida giornata di sole...immagino la situazione...sa risvegliare ricordi e sensazioni accantonate in piccoli angoli nascosti chissà dove...sa donare attimi di pura pace interiore...e prosegui il tuo cammino senza curarti più del resto...piacevole digressione dalla vita di tutti i giorni...
a presto,
baci Ali

Anonimo ha detto...

l'abbraccio della folla al tepore del sole.....la fitta che ti blocca e ti manda in ansia....vedere nella folla piccoli angoli di città che restano solo tuoi,aprono la mente e ti danno il tepore estraneandoti dagli sguardi altrui....


Max magari non volevi dire questo...però me la sono immaginata cosi...

Bella

Andrea