sabato 29 novembre 2008

SONNO GRAVE (23/04/'06)



Nulla ancora nulla
Un altro salto sbagliato
Il vuoto è troppo cupo
Perché ci si possa vedere
Amare liberamente nell'oblio dei sensi…

Sconsolato cammino per la tua Via
Guardando dentro ogni finestra
Rubando frammenti della vita altrui
Cercando di capire se la solitudine
Non sia solo un mio tarlo.

Mi rigiro nel letto sfatto
Avverto il tuo spirito leggero
Vegliare sul mio sonno grave
Sento il tocco vitale dei sogni tornare.

La notte come il giorno
La morte come la vita
Parole dette cose non fatte
Vite vissute attraverso occhiali spessi
Spessi come il muro che ci divide ora.

..nulla ancora nulla
Un altro salto sbagliato
Il vuoto è troppo luminoso
Perché ci si possa toccare
Mescolare annullando
le sfumature dell'anima.

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