giovedì 6 novembre 2008

“AMORE, TI AMO…” (02/11/2008)


Fiori lubrificati con scuse
Prese in prestito
Fanno sfoggio di sé sul davanzale
Di una casa bianca, squadrata e spigolosa
Loro dicono “mi dispiace”
Ma pensano “ti abbiamo fregata!”

La donna si pavoneggia
Chioccia la donnina, ma sbaglia:
Lui la guarda di traverso
Per un istante breve ed impersonale
Per poi ritornare sul davanzale generoso
Dell’”amica di famiglia”.

La notte è alta e la Luna, curiosa,
Spia le formichine in giacca e cravatta:
Lei dorme beata, incensandosi anche in sogno
Per una vittoria inesistente
Infatti, lui, sta già carpendo baci e coccole
Dalla fidata e giuliva “amica di famiglia”…

La notte è trascorsa veloce
Ma la fame ancora macera nel ventre
Del nostro eroe, che coricandosi accanto a lei
Ha energie e forze per cullarla
E fasciarla col suo ciarlare dell’amore
Negli occhi, però, ha ancora scene della potente nottata.

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