sabato 24 maggio 2008

Johnny Cash: When The Man Comes Around

L'uomo Passa

E l’ho sentito come se fosse il rumore del tuono
Una delle quattro bestie dice vieni e vedi io ho visto
E guarda un cavallo bianco

C’è un uomo che sta passando prendendo nomi
E decide chi liberare e chi incolpare
Tutti non saranno trattati allo stesso modo
Ci sarà una scala dorata che si abbassa
Quando l’uomo passa

I capelli sul tuo braccio si alzeranno
Al terrore in ogni sorso e in ogni sorso
Condividerai quel ultima tazza offerta?
O sparirai nel pentolone della terra
Quando l’uomo passa

Sento le trombe, sento i pifferi
Un milione di angeli cantano
Moltitudini stanno marciando al grande timpano
Voci chiamano, voci piangono
Alcuno sono nati e altri stanno morendo
È il regno dell’alfa e dell’omega che arriva

E il turbine è nella spina dell’albero
Le vergini stanno ornando i loro paesi
Il turbine è nella spina dell’albero
È dura per te dare calci al muro

Fino all’armageddon no shalam, no shalom
Poi il padre, la gallina chiamerà i polli a casa
L’uomo saggio si inchinerà davanti al trono
E ai suoi piedi getteranno le loro corone dorate
Quando l’uomo passa

Chiunque è ingiusto lo lasci ancora essere ingiusto
Chiunque è giusto lo lasci ancora essere giusto
Chiunque è volgare lo lasci ancora essere volgare
Ascolta le parole a lungo scritte
Quando l’uomo passa

Sento le trombe, sento i pifferi
Un milione di angeli cantano
Moltitudini stanno marciando al grande timpano
Voci chiamano, voci piangono
Alcuno sono nati e altri stanno morendo
È il regno dell’alfa e dell’omega che arriva

E il turbine è nella spina dell’albero
Le vergini stanno ornando i loro paesi
Il turbine è nella spina dell’albero
È dura per te dare calci al muro

Nel misurato peso cento e un centesimo di sterlina
Quando l’uomo passa

E ho sentito una voce nel mezzo delle quattro bestie
E ho guardato e osservato, un pallido cavallo
E il suo nome che sedeva su di lui era Morte
E l’inferno lo seguì con lui.

" Se tutti si battessero soltanto secondo le proprie opinioni, la guerra non si farebbe mai". Lev Tolstoi