sabato 3 maggio 2008

LA LIRICA


Conosco le corde che dovrei pizzicare
Per avere tutto il suo amore
Ma da masochista autolesionista
Ogni qualvolta la sfioro
Ricerco accuratamente stonature eclatanti
Beandomi, poi, delle mie stecche.
Le sue labbra mi raccontano di spartiti
Le cui melodie ho già sentito
Ed io da Direttore esperto
Dovrei semplicemente collocare tutte le note al loro posto
Con gesti dolci ma decisi della mia bacchetta.
Mentre questo ragionamento mi risfiora
Una fitta allo stomaco mi coglie impreparato
Salendo sicura nella sua veste altezzosa
Riesce ad ammanettare il buon senso.
Il masochista incallito
Esce, prendendo il mio posto
Derubandomi d’ogni speranza
Rovinando tutta la sinfonia
Sbagliando ogni tempo d’entrata.
Fuggo cercando rifugio in un interludio
Fatto nascere sul momento,
Ma ormai è tardi…

Quante liriche dovrò bruciare
Prima d’imparare la lezione?
Prima di capire quanto è meraviglioso rischiare...

1 commento:

Anonimo ha detto...

"La vita è saper rischiare, osare per ottenere"


lasciare porti sicuri per andare verso l'ignoto, restare a guardare per non avere da pensare.

sbagliare come forma di fuga...

Restare in disparte o buttarsi nel vortice dei sentimenti....

Vivere è sentire, soffrire è sentire, soffrire è vivere..

Andrea