venerdì 4 gennaio 2008

ANELITO……


Lunghi sospiri
Interminabili tremolii dell’ego ferito
Inframmezzati da sorrisi malati,
Occhi stanchi incastonati
In un corpo confuso,
Indebolito dalla tua perfida ingenuità,
Riesci a ferire senza farti odiare.
Mi tieni rinchiuso nei tuoi bisogni,
Legandomi con complimenti dati
Come confetti ad un matrimonio
Tutti uguali senza sentimento;
Lasciami piangere di me.
Una mano mi stringe il cuore
Togliendomi ogni desiderio di te,
Triste e senza voglie
Pretendo solo di capirmi,
Forse di guarirmi
Da questa insopportabile debolezza.
(Rallentato come il mio battito
Torbido come il tuo comportamento
Sincero come te mai!)

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